Fotografare il presente per progettare il futuro e
conoscere il passato di una città nata sui detriti alluvionali di due
fiumi. Non capita spesso di scoprire luoghi di grandissima suggestione,
vicini ma a volte sconosciuti, sfogliando le pagine di un libro.
Dedicato al rapporto fra Pisa e le vie d'acqua, il volume fotografico Pisa città d’acqua - libro strenna delle società Forti Holding SpA e Ecofor Service SpA
- è stato presentato dal Sindaco di Pisa Marco Filippeschi,
dall'editore Pierfrancesco Pacini, dall'architetto e curatore dei testi
Mario Pasqualetti e dall'autrice Irene Taddei nella Sala Regia di
Palazzo Gambacorti.
Anche il Presidente della
Forti Holding SpA, l'Ing. Franco Forti, ha espresso il suo entusiasmo
per il libro di quest'anno; un'opera che porta avanti dal 1992 la
tradizione dei libri strenna del Gruppo Forti legati al territorio
pisano.
Se l'Arno, l'elemento determinante nella
vita, nell'economia, nella storia di Pisa, gioca il ruolo di primo
attore, il mare, i lungomare del Litorale, l’acquedotto, le fontane, e
il sistema dei fossi e dei canali, a cominciare da quello dei Navicelli,
sono anch'essi soggetti principali dell'ampia ricognizione fotografica.
Centottanta foto di un territorio ricco di testimonianze sull'opera
svolta dall'uomo per controllare l'acqua (vedi scheda)
illustrano le pagine di un volume che per la bellezza delle sue
immagini è capace di suscitare forti emozioni. Immagini che per
l'autrice e fotografa Irene Taddei "vogliono raccontare una storia,
parlare della realtà al di là delle naturali apparenze, dire a chi le
guarda cose per ciascuno diverse".
"E' un libro di
incomparabile bellezza – ha sottolineato il Sindaco di Pisa Filippeschi
– e su questo bel lavoro c'è stato un investimento del Comune come può
testimoniare la ricca introduzione al volume dell'architetto Mario
Pasqualetti. La storia delle vie d'acqua è la storia di Pisa. Si evoca
una storia più lontana perché la nostra è una città di vie d'acqua che
furono decisive per far sì che la repubblica pisana divenisse potente
nel mediterraneo". Tuttavia per Filippeschi "abbiamo bisogno di dare uno
sbocco contemporaneo con una progettualità. Se c'è progettualità poi ci
sono anche le realizzazioni. In una città che può diventare una città
splendida e abbiamo le risorse perché lo diventi. C'è un'idea e questo
volume è uno strumento importante per alimentare questa idea, è una base
di lavoro, un bel biglietto di presentazione".
Se
per Taddei "il complimento più grande è sapere che questo volume è
anche uno strumento di lavoro per il futuro", Filippeschi sottolinea la
gran mole di investimenti importanti degli ultimi anni: "Abbiamo
raggiunto risultati importanti sulla sicurezza idraulica soprattutto
nella zona sud che era soggetta ad allegamenti. Ora avremmo progetti per
la zona nord. Si è riscoperto la funzione del canale Navicelli in
connessione ad un sistema rilevante per la nautica. Ed è in partenza il
cantiere per la riapertura dell'Incile. C'è sostanza per fare un vero e
proprio piano in aggiunta ai piani urbanistici che riguardano la terra
ferma. In particolare abbiamo pensato di esplorare un progetto della
golena dal Guadalongo a Riglione dove c'erano industrie d'escavazione
poi abbandonate. Un'altra idea forte sarà quella di congiungerla con il
viale delle piagge all'altezza di San Michele con un ponte pedonale e
ciclabile".
Per l'architetto Pasqualetti il
risultato di questa ricerca "fa riemergere le memoria della Pisa grande
potenza del mediterraneo, ma anche l'immagine di uno straordinario
paesaggio, a volte intatto, a volte bisognoso di cure ma con grandi
possibilità di riqualificazione, che, pur percependosi come naturale, è
in realtà il risultato dell'azione combinata della natura associata agli
sforzi fatti dalle generazioni che ci hanno preceduto per rendere
sicura Pisa e asciutta e salubre la pianura. Se questo libro, al di là
delle emozioni che suscita, può servire a far conoscere meglio la storia
della nostra città e a immaginare una città diversa vuol dire che
abbiamo raggiunto il nostro scopo".
Enrico Stampacchia